Il monte Everest, catena dell'Himalaya, dipinto ad olio su tela, cornice dorata; m. 0,85 x 1,30. È troppo recente il ricordo della signorile esposizione di opere del Mancini, perchè ci si abbia a soffermare con particolare riguardo intorno alla tecnica di questa opera, nella quale il pittore ha voluto vincere una delle maggiori difficoltà nell'espressione pittorica il contrasto tra la grande luce e la grande ombra. Di fatto egli volendo rappresentare il momento fascinante nel quale il sole bacia le più alte vette delle più alte montagne del mondo, ha dovuto, pur rappresentare un primo piano di paesaggio ancora avvolto nelle tenebre della notte. L'effetto magistralmente ottenuto dà un senso di grande riposo per l'occhio dell'osservatore al quale non sarà discaro il ricordo che appunto su quelle vette l'audacia italiana ha voluto piantare il vessillo tricolore per la coraggiosa e perseverante iniziativa di S. A. R. il Principe Luigi di Savoia, Duca degli Abruzzi.