Ritratto di un Gentiluomo, per la sua nomina ad Arcade. Non ci riesce di leggerne il nome che incompletamente: Sig. Bernardo Maria... conte di To... invece si legge chiaramente un sonetto che a lui rivolge Alfesibeo Cario (Giov. Mario Crescimbeni) Custode Generale d'Arcadia all'atto di annoverarlo fra gli l'Arcadi: «Questa insegna di pia fede innocente\Onde gli omeri tuoi ricopro o figlio\Spiega la fè per cui senza periglio\Sì lieto visse già la prima gente.\Questo vincastro di non fragil tiglio\Onde il gregge dovrai regger soventeta che l'uom dee non men prudente\Regger se stesso e con ugual consiglio.\Questa corona che di mirto e alloro\Mista ti pongo al crin, mostra palese mante col di gloria esser tu dei.\Sii benigno alle greggi, ai can cortese al gran Pan. grato all'Aonio coro rammenta ognor ch'Archade sei». Dipinto su tela di colorito morbido e delicato, eseguito con sicurezza e verità. Cornice legno scolpito e dorato. Alt. cm. 100, larg. cm. 78. Vedi tavola N. 16.