LA VERGINE COL FIGLIO, E LI SANTI GIUSEPPE, GIROLAMO, CATERINA, MADDALENA ED IL PICCOLO BATTISTA in tavola, alto m. 0,81, largo m. 1,14. "adaggiata Maria presso un cespuglio di verdi arboscelli, tenendo sul femore manco il divino suo Figlio, il quale si volge al piccolo Battista, che gli sia dinanzi prostrato col destro ginocchio, e con le braccia conserte al petto. Ella è vestita della solita rubea vesta e dell'azzurro manto soppannato di stoffa aurata, e il capo ha ricinto di candida benda, che lascia vedere i biondi capelli raccolti in semplice nodo. Al destro Iato di lei è Girolamo, distinto dal rubeo manto di cui ha coperta la testa; il quale guarda per entro il libro tenuto in mano dalla martire Caterina che a lui sia daccosto. La quale, mirando a Gesù, sembra intenda offerire i dolori patiti nella sua passione, di cui tiene con la destra la nobil palma. Dall'altra parte del quadro, Giuseppe prostrato, colle mani raccolte a preghiera, adora Colui del quale fu dal Cielo deputato a custode; e retro a questi sorge la Maddalena, che dalle bionde chiome scorrenti sugli omeri, dalle nobili e ricche vesti che indossa, e dal guardar ch'ella fa l'osservatore, se da un lato mostra non avere per anco deposto il fasto del secolo, pure dall'altro palesa il punto in cui stava per abbandonare il mondo, dando ad esso l'ultimo addio, per donarsi poi tutta a Gesù. La composizione, che sente ancora degli antichi modi; il disegno accuratissimo, e le tinte che, quantunque intonate e robuste, sono però più delicate e amorose di quanto le fe' giunger poscia il Palma, fan risguardare questa opera fra le prime di lui. Questa tavola proviene dalla nobil casa Widman, ed è citata dal Ridolfi, appunto come cosa gentile dell' autore (Vol. I, pag. 182, Ediz. di Padova).