LA VERGINE COL PUTTO, E LI SS. GIUSEPPE, BATTISTA E CATERINA in tavola, alto, m. 0,84, largo m. 1,24. Siede la Madre Vergine presso una macchia di piante rigogliose, e tiene sur un bianco origliere adagialo sul femore destro il caro suo Nato, il quale è in azione di porre in dito l'anello nuziale a Caterina; allusione codesta alle mistiche nozze di cui fa menzione la leggenda di quella martire illustre. - La quale, inginocchiata davanti il divino suo Sposo, è tutta compresa di amore verso di lui, manifestandolo coll'alto devoto e con lo sguardo pudico. - Maria fa qui l'ufficio di pronuba, imperocché con la manca stringe la manca mano di Caterina per avvicinarla a ricevere l'aureo cerchietto. Alla sinistra è Giuseppe, che, appoggiato al vincastro, rivolge le luci verso l'alto che sta per compiere la casta sua Sposa ed il divino Figliuolo; nel mentre il Battista, dall'opposto Iato, rivolge la lesta fuori del quadro, osservando quasi il deserto da cui venne, ed in cui compì l'ufficio di Precursore del Verbo eterno. La composizione è armonica, il colore sente dei nuovi modi che introdotti aveva il Giorgione, di cui fu il Cariani, in più tarda stagione, solerte imitatore; ma la espressione e il disegno costituiscono questo dipinto fra i più accurati del suo autore.