LA VERGINE COL PUTTO in tavola, alto m. 0,75, largo m. 0,58. Presso una tenda di tinta smeraldina, che serve di campo alla figura, sta la Madre Vergine tenendo sul femore destro seduto il divino suo figlio, piegando gli occhi in basso un po' alla destra, come in atto di guardare ad alcun supplicante che supponsi fuori del quadro. "Gesù tutto nudo nelle membra, e girando pur egli le luci a destra, è in atto d'impartire la sua benedizione appunto sopra l'immaginato devoto. La espressione tutta purità e misericordia della gran Madre, quella di amore e di grazia del Figlio, la bellezza delle forme, i partiti grandiosi delle pieghe de' panni, e massime quelle dell'azzurro manto, fanno ascrivere questa tavola fra le più elette del Bellino, e nell'età in cui incominciava a vedere di quali opere egregie arricchiva la Veneta Scuola il suo grande alunno il Vecellio. Proviene questa preziosa tavoletta dalla nobil famiglia Porto di Vicenza, certamente dipinta da Giovanni allorquando fu chiamato in quella città a colorire per la chiesa di Santa Corona l'insigne tavola col Battesimo di Cristo, allo stile della quale si accosta la nostra.