ADORAZIONE DEI MAGI. Tela. Alta 2,73 - Larga 2,21. Questo quadro è raccomandalo a tal nome, che non possiamo astenerci dal parlarne; ed è anche più noto per la stampa pubblicatane nella Tav. XXXVI della Etruria Pittrice. La scena è dinanzi a un tempio pagano. La Vergine col Putto in braccio sta in mezzo alla tela maestosamente, ritta sul piè sinistro, e coll'altro inginocchiata sopra il sedile. Il più giovane dei Re è al suo sinistro lato; sul dinanzi, gli altri due, uno dei quali inginocchiato ha già deposto in terra il vaso dell'oro e della mirra, e la propria corona: il più vecchio sta in piè appoggiato alla spalla di un soldato. Popolo in gran folla attorno e nella cornice del tempio affacciato, di età e di condizione diversa, e servi e ministri e tutta la corte de' Re riccamente vestiti. In lontananza, i cammelli carichi di doni pel nuovo nato. In tutto, fra teste e figure intere, più di cinquanta. Il Peruzzi trattò altra volta questo subietto, ma in una scena più vasta e più ricca d'architettura, con più varietà di figure; cioè a dire in quel disegno che fece di chiaroscuro per il conte G. B. Bentivoglio, e che, secondo il Vasari, (1) Girolamo da Trevigio dipoi colorì: intorno al quale erra d'assai il prof. Rosini (2) dicendo , che essa sia la composizione che abbiamo descritta; imperciocchè il quadro del Bentivoglio è tutt'altra cosa affatto, come si può vedere dal grande intaglio in sette lastre che ne fece Agostino Caracci nel 1579. [1) Vita di Baldassare Peruzzi; 2) Rosini, Storia della Pittura Italiana,Tom. V. pag. 32 e nota 15].